Tricarico
L'Area di sosta
Area attrezzata “Fontana Vecchia”.
Il parcheggio è situato in un giardino pubblico ma in una posizione di difficile accesso e non adatta a mezzi di grandi dimensioni. Dispone di 8 posti Camper, è pianeggiante, fornito di servizi, allaccio corrente, carico e scarico e area gioco bambini. Apertura annuale, gratuita. L’Area di sosta è ben segnalata e rientra nel circuito “Basilicata in camper”.
Indirizzo:
Via Toscano Don Pancrazio – 75019 Tricarico (MT)
COORDINATE GPS:
N 40.619877, E 16.145348
Tutti i Servizi
Accesso Gratuito
Apertura Annuale
Allaccio Elettrico
Carico Acqua
scarico Acque Reflue
Servizio Svuota-cassette
Servizi igienici
Parco giochi
Animali Ammessi
Area Illuminata
Fondo Ghiaioso
Area Picnic
Altre Info
Innumerevoli sono le emergenze architettoniche religiose e civili presenti nella città, il cui centro storico, composto dai quartieri Civita, Saracena, Ràbata, Monte e Piano, si sviluppa in un perfetto schema “a fuso”, tipico delle città medioevali realizzate sui colli:
- Cattedrale di Santa Maria Assunta, nella quale, nel 1383 Luigi I D’Angiò fu incoronato re di Napoli;
- chiese alcune adorne di affreschi;
- conventi (Sant’Antonio di Padova, Santa Chiara, Santa Maria del Carmine, San Francesco d’Assisi, Santa Maria delle Grazie);
- Torre Normanna, alta 27 m e con pareti spesse anche oltre 5 m, dalla quale è possibile ammirare un superbo panorama. Sulla sommità, sebbene non vi siano muri intorno e gli archetti di coronamento siano quasi allo stesso livello del pavimento, se ci si mette sulla pietra posta al centro della superficie, si sente la propria voce rimbombare come se si fosse in una caverna.
- Torre della Saracena e Torre della Ràbata;
- Porte della città fortificata: “Fontana”, “del Monte”, “della Ràbata”, “della Saracena”, “delle Beccarie”;
- Palazzo Ducale, che ospita il museo archeologico.
- Palazzi Nobiliari, la maggior parte dei quali è stata realizzata tra il Quattrocento ed il Seicento.
Ubicato nel bosco omonimo, il santuario, secondo le fonti della tradizione, sarebbe stato costruito intorno ad una antichissima immagine della Madonna con Bambino dipinta su un muricciuolo e scoperta, in mezzo ai rovi ed alla fitta vegetazione, grazie ad un vaccaro che dopo aver smarrito una mucca la ritrovò, inginocchiata sulle zampe anteriori, a contemplare questa immagine.
Il santuario è, comunque, uno dei principali luoghi mariani della regione, meta di pellegrinaggi soprattutto nelle domeniche di maggio.